Comitato dei Rais

Gli avventurieri ottomani e della Barberia, rispettivamente Turchia e Maghreb odierni, a cavallo tra XV e XVII secolo, erano splendidi marinai. L’occidente li chiamava pirati, lo erano davvero! Non più di Andrea Doria e dei Cavalieri di Malta, sia ben chiaro. Diciamo che per qualche secolo si confrontarono in mare intere generazioni di uomini d’avventura, militari, armatori, dal coraggio e dalla tempra straordinari, protagonisti della maggiore epopea nautica di sempre.

I comandanti islamici di quell’epoca si chiamavano “Rais“, “comandanti” appunto, e agivano sia sotto il controllo dell’imperatore ottomano sia come pirati “in proprio”. Tra loro vigeva la più alta forma di solidarietà: si aiutavano, si davano il cambio, intervenivano in soccorso gli uni degli altri. Che fossero in “caccia” come “imprenditori” o che agissero sotto il comando del Gran Sultano Ottomano, erano sempre informati e coordinati, si tenevano in stretto contatto, inviavano tra loro continue missioni di collegamento, erano sempre pronti a spalleggiarsi.

Ispirandoci a loro, abbiamo costituito un Comitato dei Rais, ovvero il gruppo di tutti i comandanti, i secondi in comando e gli aspiranti secondi/comandanti che si occupano della conduzione di Mediterranea per le tante miglia della sua rotta. Sono l’equipaggio nautico effettivo di Mediterranea, uomini e donne che dedicano il loro tempo alla cura e alla conduzione di barca, equipaggi, attrezzature, dandosi il cambio a bordo nei diversi tratti del viaggio, facendo i routier quando sono a terra, studiando la meteo e informando chi è a bordo di warnings e notizie urgenti, facendo da sponda per gli adempimenti doganali, la burocrazia, il contatto con le autorità e le istituzioni di terra e di mare, nazionali e internazionali, occupandosi della ricerca di luoghi protetti, manutenzione, bunkeraggio, approvvigionamento, etc.

Ma non solo. Il Comitato dei Rais di Mediterranea è anche impegnato in un’attività di formazione alla navigazione, ai giusti valori della marineria, al rispetto delle regole e alla tutela dell’ambiente che sono parti essenziali del Progetto. Soggetti loro stessi a periodico training nautico, insegnano la vela a chi viene a bordo, scrivono di argomenti nautici su media e social network, studiano, promuovono, parlano di vela, navigazione, mare e marineria, alla ricerca di quella “seamenship” che pare oggi scomparsa in chi va per mare e che occorre necessariamente recuperare e salvaguardare.

Sono, certamente, una delle principali anime del Progetto Mediterranea.

Eccoli (in nessun ordine particolare):

estate 2013Rais Simone Perotti. Scrittore e marinaio. Tra i fondatori di Progetto Mediterranea. “Il Mediterraneo è sempre stato il centro del mondo. Dobbiamo smettere di parlarne e basta, adoranti, o di ignorarlo, come fanno i più. Dobbiamo viverci, dobbiamo viverlo, dobbiamo conoscerlo a fondo. Io navigo nel Mediterraneo per cercare le domande che ancora non ho”. www.simoneperotti.com

 

 

 

Rais FrancRAISpyro3esca R. Piro. Tra i fondatori di Progetto Mediterranea. “Un viaggio comincia sempre con una partenza. E’ il momento più bello. La barca che lascia il porto, le cime a terra, lo sguardo puntato verso l’orizzonte. Aspetti. Aspetti di esser fuori, poi senti il vento e alzi le vele. E tornano le parole del Joshua a Bernard Moitessier: ‘dammi vento, ti darò miglia‘”.

 

 

 

IMG-20171014-WA0002Rais Nunzia Siragusa –  “Rubatele pure i soldi, rubatele anche i ricordi, ma lasciatele sempre la sua dolce curiosità” (Francesco De Gregori, Atlantide)

 

 

 

 

 

 

 

Rais Giuliana Crimella – (…) Il Mediterraneo non è solo geografia. I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a determinarli e in che modo: sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali né nazionali: somigliano al cerchio di gesso che continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le ispirazioni allargano o restringono. Lungo le coste di questo mare passava la via della seta, s’incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei profumi, dell’ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell’arte e della scienza. Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il potere e la civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata concepita l’Europa. (…) [Pedrag Matvejevic]

 

 

 

 

Rais Tommaso Abeltino – Ho scelto di navigare per piacere, per imparare, per conoscere. E ho capito di non poterne più fare a meno, poiché andando per mare conosci gli altri e te stesso meglio che in qualunque luogo…

 

 

 

 

 

 

 

 

Rais Dominique Neubert Il mare e la vela sono sempre stati parte della mia vita. Non potrei farne a meno. Il Mediterraneo è il mio mare.

 

 

 

 

 

 

Rais Laura Giusti Perché abbiamo scelto di essere qui con uno scopo ed è nostro diritto e dovere rispettarlo…come insegna il mare, grande maestro di umiltà e consapevolezza. Sii acqua … per trovare quella connessione profonda con te stesso per gli altri.

 

 

 

 

 

 

Valentino Vogliotti_Rais

Rais Valentino Vogliotti – La vela è per me una passione “adulta”, scelta con la pancia e ne sono rimasto investito, conquistato, ormai è parte della mia vita fin dentro le ossa… per il vento, per il mare e per le persone che incontri…

i pantaloni lunghi portano malattie…” [Peppe Piccionello]

 

 

 

Rais Giuseppe Amato – La mia prossima vita, sarà per mare